Ho letto del tuo terribile male, e della tua voglia di lottare e non lasciarsi travolgere. Ti ho donato pochi euro e qualche ora del mio tempo. Ti ho regalato lunghi applausi e qualche lacrima a stento trattenuta.
Ma tu hai fatto molto di più: mi hai fatto capire, col tuo splendido sorriso e col tuo spirito vivo, quanto sia fortunato e come la vita deve essere vissuta. Tutta d'un fiato, testa in alto, senza rimpianti nè rimorsi.
Stefano sei uno di noi. Spero un giorno di poter dire di essere uno come te.
Il fracasso di un applauso silenzioso
RispondiEliminaDa tempo seguo questa vicenda inquietante. Ogni giorno Borgonovo e altri 2500 ragazzi in Italia sono morti fuori e vivi dentro e lottano per farci comprendere quanto è preziosa la vita e futili i motivi per cui ci incazziamo. Se un giorno riusciremo a dare un valore alle cose più semplici e banali lo dovremo al coraggio di Stefano.
RispondiEliminaVitto