Sono
reduce da una trasferta in Turchia, questa volta non solo l'affascinante e
immensa Istanbul ma anche le città della costa occidentale Bursa e Izmir.
Che posto
fantastico è ora
questo paese!
Energetico,
solare, accogliente, complicato ma in un modo che noi italiani riconosciamo
proprio.
È
ovvio trovare spunti fuori quando si vive in un paese con l'economia in
recessione ormai da 4 anni, incapace di fare i conti con le numerose cose che
non possono essere che cambiate.
È altrettanto ovvio che la
Turchia, l cui somma della crescita PIL dice +17% negli ultimi 2 anni, ci
incuriosisca come pochi altri paesi.
Un esempio veloce? Se guardate nella foto qui a fianco, il monitor al sedile sull'aereo Turkish Airlines (da quanto li hanno tolti sulle rotte a breve raggio sui vettori europei?) dice che a fronte del traffico, hanno inserito un terzo volo quotidiano Istanbul-New York.. non male vero?
Peró fatemi dire che quei mi pare
ci sia di più.
Innanzi tutto c'è un
paese giovane, quello con la più altra quota di giovani in tutta l'Europa, per quel che
significa ora questa parola.
Con
un'economia aperta, una società con buone abitudini secolari e le sue ataviche
contraddizioni, la Turchia è ormai un posto da guardare con enorme interesse non solo
per lo scambio commerciale ma proprio per un possibile trasferimento. Sarà che sono ancora suggestionato
dal viaggio, ma ora la vedo così.
Ovunque
ti giri, segni del progresso: chiaro spesso si tratta di SUV, bar chic o
gioiellerie, ma cosa c'è di diverso dal resto del mondo che si è arricchito? Non ricordo paesi che abbiano investito tutto in scuole di filosofia, o convertito il proprio paese in un'area a inquinamento zero.
Poi ci sono i ristoranti
pieni, per davvero: a Izmir chilometri di lungomare invasi, al martedì sera, da masse di gente,
quasi tutti locali, vogliosi di farsi una cena all'aperto spendendo 30/40 euro.
Questo è il
quadro d'insieme.
A questo
ci aggiungo il mio vissuto personale. Personale degli alberghi sempre gentile e
veloce e english speaking, compagnia aerea Turkish Airlines di gran lunga
meglio delle maggiori europee con puntualità, ottimo servizio a bordo,
aeroporti nuovi, costi ridotti.
Sí c'è la preghiera al mattino,
quella a pranzo e quella a sera diffuse dai megafoni ai minareti, ma sono infondo 10 minuti in cui pochi sembrano davvero curarsene, poi si passa oltre.
Quasi
tutti gli interlocutori incontrati parlavano un ottimo inglese, ancor meglio le
nostre "agenti" locali.
La prima perfetta come sempre, mi ha portato
al ristorante la prima sera e ha portato con sé il marito, persona
interessantissima, ingegnere che ha lavorato 2 anni in USA e quindi fluente in inglese (solita domanda: quanti ne conosci in
Italia?).
La
seconda, Elcin, davvero un misto tra Mata Hari e la collega di James Bond, agente ai
servizi segreti di sua maestà.
Una delle
persone più
produttive, simpatiche e ridicole che abbia mai conosciuto, poteva alternare
considerazioni sulle teorie economiche internazionali o sulla geopolitica poi
non si tirava mai indietro quando si trattava di spostare pacchi, guidare
lunghe berline nel traffico del centro o lanciarsi in pantagrueliche cene al
ristorante.
Sempre
pronta alla battuta e tra l'altro davvero molto carina, giuro che è stato un puro piacere
lavorare con lei, davvero farlo con il sorriso come quasi mai mi avviene quando
sono in Italia.
Lei si è spostata da casa senza alcuna
remora andando a lavorare a Istanbul, viaggia continuamente lavorando fino
oltre l'orario di cena, non ha una macchina, si sposta con i mezzi e ride con
piena allegria tutto il giorno. Ne conoscete tante in Italia?
Ecco un
prodotto buono della globalizzazione! Ecco a chi sorride il futuro. Ma oggi
sono meno incazzato perché so che se lo meritano, pur tra tante contraddizioni.
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