mercoledì, gennaio 30, 2008

Il nostro bar, la nostra casa


Per lungo tempo, troppo, è andata così, come vedete sopra.
Serranda abbassata, luci spente, zero macchine e zero persone. Ora ha riaperto, e un fremito ci percorre. Il Bar Scandiana!
Sì lo so ce ne sarebbero mille altre da dire qui sopra: il governo cade, la missione in India si cancella, la lobbying a Bruxelles si apre, l'assenza di un amico ora madrileno già lo so che sarà difficile da sopprotare, i weekend mixati con gente diversa ma tutti a loro modo splendidi, che mi rendono così cosciente ed orgoglioso che il tempo speso con ognuno di loro è puro piacere..... tante cose che non dico, perchè c'è qualcosa che ha la precedenza.
Siamo stati tutti più isolati, più scontrosi, più soli direi, con l'assenza del nostro bar.
Perchè come ha detto Vasco Rossi in una felicissima intervista, anche per parecchi di noi c'è stato un tempo in cui "a casa si mangiava e si dormiva, per il resto c'era il bar, che era il salotto e anche l'ufficio..".
E' stato davvero così, quasi come se solo la chiusura dello Scandy ci avesse costretto a diventare grandi, impegnare le giornate di lavoro, viaggiare, qualcuno sposarsi e diventare padre.... solo perchè ci era impossibile continuare i pomeriggi nella sala del biliardo! Noi volevamo continuare a fare quello e solo quello!
Ma ora riapre e per questo tornerà nella nostra quotidianità, riportandoci un pò il senso e il piacere di quel dolce far niente che ha riempito, per periodi brevi o lunghi, i nostri anni postadolescenziali e non solo. Perchè lo Scandy, a seconda di chi entra, è l'accademia del biliardo, L'Inter club, un covo della Contrada di Santa Maria in Vado, la Sede Unica del Gruppo Fefo, l'Università del commento sulla SPAL ed il calcio locale. Perchè non ha niente a che vedere con gli stilosi bar del centro e di ragazze puoi star certo che è difficile che ne incontri. Perchè però se entri sai che ti arriva un saluto caldo, speciale. perchè se vai, a qualunque ora, speri sempre di incontrare l'amico, soprattutto quello che non vedi da un pò. Perchè sentirai sempre una battuta che ti farà ridere, e ti accompagnerà nei giorni a venire.
Perchè ognuno ha un proprio bar, e lo Scandy è il nostro.
Per questo tutti hanno voglia di scrivere della sua riapertura, dagli amici cari sui loro blog fino ai politici di rilevanza nazionale, con un lungo passato da "barscandianisti".
Se devo chiudere con una sola immagine che mi ricordi lo Scandy, per me la prima rimane l'adunata per la partenza per le vacanze in Puglia nel 1993, nei nostri 18 anni... tutti in posa davanti all'ingresso con le nostre magliette nuove e il topo che sorride gigante, dietro.
Naturalmente io non c'ero, sono ricordi di fotografia.. non mi ricordo più il perchè ma raggiunsi gli altri in treno, solo, il giorno dopo... ;-)
Vice/Manu

lunedì, gennaio 14, 2008

Ferrara - Riva Cucina - Berkeley: come si dice sono orgoglioso?



C'è voluto un pò ma alla fine, soprattutto grazie a certi amici, ce l'abbiamo fatta.

Se i ferraresi capiteranno dalle parti della east bay, d'ora in avanti sapranno dove andare per pranzo o cena. Sembra poco, ma quando riesci in qualcosa c'è un che di orgoglio che pervade, ma non tanto per essere riusciti a fare qualcosa che non si credeva possibile, soprattutto per aver forse fatto qualcosa di utile per qualcuno di speciale. Se ne volete sapere di più sul Riva Cucina e la sua storia, cliccate qui. Per vedere l'intervista di Massi a telestense, cliccate qui.

Jen, ever since I watched Telestensey the brighest smile is yours!

E poi, abbiamo portato i "croccali" sul giornale!

Aloha

martedì, gennaio 08, 2008

New year's eve 2007



Serata tranquilla e piacevole et voilà, siamo già nel 2008!
Accompagnati dai fiati dei Kool and the Gang, KC and the Sunshine Band, Bee Gees e tutti i classici della Disco Dance degli anni '70, manco fossimo al revival della Baia degli Angeli mentre invece era il solito Darsena80 che ci ospitava (che si legge Pier80!), nel suo consueto ruolo di porto di mare, siamo scivolati nell'anno bisesto con tutte le nostre aspettative e le guancie arrossate.
Push up, keep on flying amici miei!

PS: questa è la foto migliore che avevo, figuratevi le altre...

Aloha!

ev

London, a loved jump!



Londra, ogni tanto bisogna andare. Cambia sempre, è sempre la stessa.
Gente, chaos, ragazze con guardaroba sempre troppo estivi, camminate, sms sbavanti, CD acquistati, calcio, gru in azione, ricordi, i Verve nelle orecchie, l'idea di andare ad Abbey Road, cene orribili ma internazionali e piene di sorrisi, inglese non stentato ma incompreso, Queen Elizabeth in tasca, serate a Soho, shopping a Paul Smith outlet, ricordi, the Tube, Glocester e Leicester, Gallerie Moderne gratuite, il mondo che passeggia lungo i marciapiedi, Sleeepers nelle orecchie, 4-4-2, Time out and The Big Issue, "Mind the Gap", i concerti sognati e gli stadi esauriti, gli struggenti ricordi, la personale promessa che fino ai 40 ci andrò tutti gli anni perchè è così e basta.

Aloha

ev