In fondo in fondo, è il sogno di tutti: fare un concerto da protagonista di fronte ai propri amici. E, sempre in fondo in fondo, anche sposarsi lo è, dai (o almeno, allargando il concetto, trovare la donna della propria vita).
Gio ha fatto entrambe le cose nell'arco di 6 ore, tirando così una bella riga su due punti della lista delle cose da fare prima di lasciare questo mondo. Ha infilato un anello al dito della ragazza che gli stava di fronte alle 4 (e qui ve lo immaginate già, per cui tralascio descrizioni e commenti), ed è salito sul palco alle 10, coadiuvato da una band pensata e "messa in piedi" da lui, tra cui un amico di una vita, e ha cantato la "sua" scaletta, quella che vedete sopra.
Avrei voluto essere al suo posto, perchè davvero ci ha fatto, e ci hanno fatto, divertire come non mai, rendendo il rinfresco post matrimonio un vero evento e regalandoci una mezzora indimenticabile.
Naturalmente la folla di invitati è andata in visibilio da subito, ed appena è partita la "Vasco session" con Lunedì, sembrava d'essere a San Siro. Gioia, talento, condivisione, libertà, fantasia, amicizia, amore e molto altro si sono ritrovate nel chiostro e per un pò ci hanno mostrato tutto il bello e il giusto che c'è dentro e fuori di noi.
La neo sposa, ignara di tutto fino a cinque minuti prima, s'è sciolta di fronte alle dediche prese a prestito dalle migliori liriche di Jovanotti e De Gregori. Ma è con i super classici finali e con i ringraziamenti che s'è raggiunto l'apice, con l'abbraccio collettivo che ha reso questa sera di luglio davvero indimenticabile.
Sono sempre i particolari che fanno la differenza, e il senso della serata sta tutto nelle pizzette fredde di Benito magicamente apparse a mezzanotte. Tutto perfetto, ci conosciamo davvero bene. Sei sempre tu il nostro comandante.
Menzione speciale al "Boss", davvero il numero 1 di questa sera speciale che ci ha ritrovati così vicini.