martedì, luglio 29, 2008

Il concerto dell'anno


In fondo in fondo, è il sogno di tutti: fare un concerto da protagonista di fronte ai propri amici. E, sempre in fondo in fondo, anche sposarsi lo è, dai (o almeno, allargando il concetto, trovare la donna della propria vita).

Gio ha fatto entrambe le cose nell'arco di 6 ore, tirando così una bella riga su due punti della lista delle cose da fare prima di lasciare questo mondo. Ha infilato un anello al dito della ragazza che gli stava di fronte alle 4 (e qui ve lo immaginate già, per cui tralascio descrizioni e commenti), ed è salito sul palco alle 10, coadiuvato da una band pensata e "messa in piedi" da lui, tra cui un amico di una vita, e ha cantato la "sua" scaletta, quella che vedete sopra.

Avrei voluto essere al suo posto, perchè davvero ci ha fatto, e ci hanno fatto, divertire come non mai, rendendo il rinfresco post matrimonio un vero evento e regalandoci una mezzora indimenticabile.


Naturalmente la folla di invitati è andata in visibilio da subito, ed appena è partita la "Vasco session" con Lunedì, sembrava d'essere a San Siro. Gioia, talento, condivisione, libertà, fantasia, amicizia, amore e molto altro si sono ritrovate nel chiostro e per un pò ci hanno mostrato tutto il bello e il giusto che c'è dentro e fuori di noi.



La neo sposa, ignara di tutto fino a cinque minuti prima, s'è sciolta di fronte alle dediche prese a prestito dalle migliori liriche di Jovanotti e De Gregori. Ma è con i super classici finali e con i ringraziamenti che s'è raggiunto l'apice, con l'abbraccio collettivo che ha reso questa sera di luglio davvero indimenticabile.

Sono sempre i particolari che fanno la differenza, e il senso della serata sta tutto nelle pizzette fredde di Benito magicamente apparse a mezzanotte. Tutto perfetto, ci conosciamo davvero bene. Sei sempre tu il nostro comandante.

Menzione speciale al "Boss", davvero il numero 1 di questa sera speciale che ci ha ritrovati così vicini.


mercoledì, luglio 09, 2008

Questa non è un'opposizione, questa non è la sinistra

Ho avuto modo di vedere in tv di sfuggita, e leggere un pò distrattamente sui giornali, della manifestazione detta "Anti Cav". Il mio commento è: ma che spazzatura è questa?
Ma che razza di turpiloquio circense è stato messo in piedi, con raffiche di insulti a ruota libera non solo contro il Presidente del Consiglio, ma anche contro il Papa e il Presidente della Repubblica?
Ma era appoggiata dai girotondi e l'IdV + Grillo, direte voi. Il PD ne era fuori, come Casini.
Va bene: ma che stanno a fare questi? Litigi sul sesso degli Angeli, distinguo, confronto interno... ma scherziamo davvero?

Ormai tutta la sinistra, aldilà delle etichette, cavalca concetti superati dalla storia e anche dalla società. In Spagna Zapatero porta il paese all'avanguardia con decisioni emblematiche circa la laicità dello stato, la parità dei diritti, l'equità sociale. Da noi? Si litiga e ci si guarda allo specchio.

Credo che, insieme all'attuale maggioranza di governo, tutta l'opposizione nelle sue varie forme sia altrettanto connivente in quella che è stata una perfetta azione di "techizzazione" (se mi si passa il termine) della politica. Effetto "Isola dei famosi", insomma: di là loro, di quà il paese, che guarda, si lagna, sgobba, ruba, frega, si impoverisce, si arricchisce, si polarizza e se ne frega.
Rimango convinto che una profonda differenza tra gli schieramenti sia che il Popolo delle Libertà il suo elettorato lo sappia ascoltare, e molto bene: ai loro elettori del "Salva Rete4" o del "Lodo Alfano" non interessa, l'importante è che venga concessa la libertà di operare (o di connivere, al sud).
La forza delle sinistre, soprattutto quella postcomunista in cui mai mi sono riconosciuto, è sempre stato il forte contatto con la base, con la gente che lavora e si ritrova in un anno benzina, pasta e pane (beni di consumo quotidiano) aumentati del 30-50%. Potere d'acquisto dei salari azzerato. Scuola per i figli dequalificata. Sicurezza dell'aetà pensionistica svanite. Ora le comunicazioni sono a zero. Quando è avvenuto questo distacco?

Pare che si possa parlare solo di sicurezza, che naturalmente è un tema importante, ma cazzo ce dell'altro che si trascura e perchè? La sicurezza sul lavoro! L'innovazione tecnologica! I CONTRATTI DI LAVORO forse buoni negli anni '70 ma totalmente inadatti oggi. E chi parla alla gente (come minimo il 43% dell'elettorato che non ha votato per la maggioranza e che, a naso, a sti temi è molto interessata) di queste cose?

Come mai a sinistra nessuno si sente investito del DOVERE della rappresentatività? Davvero per noi a parlare per noi sono rimasti solo Grillo, la Guzzanti e Travaglio - tutte persone più o meno accettabili, ma nient'altro che presunti comici o giornalisti?
L'intera classe politica rappresentativa dei valori progressisti e democratici secondo me è da abbattere e ricostruire dalle fondamenta: l'alternativa è un periodo potenzialmente infinito di "dittatura soft" del leader conservatore di turno.

ev

mercoledì, luglio 02, 2008

Before....

Che strana sensazione pensare che Londra per me sta diventando "uncountable"... alla domanda: quante volte ci sei stato? Ormai fatico a rispondere, e devo mettermi mentalmente a contare.
Era, è e sarà sempre uno dei miei tre "centri del mondo", i luoghi entro i quali si triangola il mio segnale e i miei messaggi.
Ci si va per mille motivi diversi, e sempre gli stessi. Per l'avanguardia e il passato, con le solite facce e gente nuova, verso i tornelli di alcune fermate della Tube girati mille volte e posti mai visti prima.
Ci si va perchè non c'è niente in Italia che nemmeno ci avvicini a quella dimensione, e il provincialismo ci tiene sempre più con la testa bassa.
Ci si va per vivere!
Ho armato l'Ipod, per i ricordi e la fantasia: "Trainspotting - O.S.T."; "Beatles - Abbey Road"; "Oasis - Whatever (CD single)"; "Sleepers - The it girl".
A presto mates!

Vice/Manu