Vent'anni fa oggi, 2 ottobre, entravo al Virgin Megastore di Piccadilly Square a Londra e compravo questo disco. E la mia vita, come quella di tanti come me che sono cresciuti con il suono del BritPop, il mito del calcio inglese e i primi due libri di Nick Hornby, non sarebbe stata più la stessa. Ma molto più bella. Alcuni dei miei ricordi più incancellabili si legano indissolubilmente ai suoni di questo disco e per sempre, sempre lo saranno.
Perché il suono dei Beatles, Rolling Stones, Who o Springsteen era già storia per noi, ma avere 20 anni nel 1995 ha significato crescere con il suono del grunge, britpop e la elettronica di allora, è stato dunque un provilegio che i poveracci che hanno 20 anni oggi nemmeno possono immaginare.
La sera stessa andammo a vedere lo showcase a HMW in Oxford St. chiusa al traffico e Liam come menava quel tamburello, fu il mio primo "concerto" degli Oasis. Tanti ne sono seguiti.
Il sabato successivo, allo scambio della metropolitana di Hammersmith, due rude boys rientrando dalla partita del Chelsea, calciando una lattina di Coors, attaccarono a cantare "sheees iletttricc!!" e fu subito chiaro che quell'album avrebbe fatto la storia della working class inglese, quella che sembra non esistere più, per molti anni a venire.
E prima di tornare ci andammo anche noi, all'alba delle 6 a.m., lungo la stretta Berwick st. a farci fare una foto come quella sulla copertina, camminando strafottenti senza pensare a niente.
E se anche per voi, come per me, il momento più bello é quell'attimo di silenzio tra la track 3 e 4 di questo album, allora vuol dire che anche voi avete ricordi indelebili impigliati in queste canzoni.
Perché il suono dei Beatles, Rolling Stones, Who o Springsteen era già storia per noi, ma avere 20 anni nel 1995 ha significato crescere con il suono del grunge, britpop e la elettronica di allora, è stato dunque un provilegio che i poveracci che hanno 20 anni oggi nemmeno possono immaginare.
La sera stessa andammo a vedere lo showcase a HMW in Oxford St. chiusa al traffico e Liam come menava quel tamburello, fu il mio primo "concerto" degli Oasis. Tanti ne sono seguiti.
Il sabato successivo, allo scambio della metropolitana di Hammersmith, due rude boys rientrando dalla partita del Chelsea, calciando una lattina di Coors, attaccarono a cantare "sheees iletttricc!!" e fu subito chiaro che quell'album avrebbe fatto la storia della working class inglese, quella che sembra non esistere più, per molti anni a venire.
E prima di tornare ci andammo anche noi, all'alba delle 6 a.m., lungo la stretta Berwick st. a farci fare una foto come quella sulla copertina, camminando strafottenti senza pensare a niente.
E se anche per voi, come per me, il momento più bello é quell'attimo di silenzio tra la track 3 e 4 di questo album, allora vuol dire che anche voi avete ricordi indelebili impigliati in queste canzoni.