martedì, gennaio 20, 2009

MTV, e solo lei, ci dice che tocca a noi!

Vi siete mai chiesti chi decide i palinsesti delle diverse teri televisive, siano esse in chiaro o satellitari?
Personalmente, non me n'è mai fregato di meno, fino a quando, alcuni giorni orsono, mi sono imbattuto in uno spot che, da MTV, rinviava questo sito.
Tocca a noi.
Certamente interessante, la mossa. Cattura l'attenzione. Ma che ci sarà mai, dietro? Indago: sostanzialmente si tratta di un tentativo di avvicinare i più giovani alla politica, attraverso un esperimento innovativo per una televisione, sfruttando l’integrazione con il web.
All'improvviso, sul network televisivo musicale, cominciano ad apparire le facce di Vicky Cabello o addirittura della Santarelli o altri vj's che, dalla cattedra di un'aula di liceo qualsiasi, ci parlano della Costituzione, ci spiegano i meccanismi di un decreto legge, dei requisiti richiesti per l'approvazione di un referendum abrogativo... A beh.. geniale! Ma chi glielo fa fare, mi dico io? Vuoi che davvero vogliano DARE UNA MANO a cambiare le cose, almeno un pò, nel nostro derelitto paese?
Questo compito non dovrebbe essere di chiara pertinenza della tv di stato? Quella che apre quotidianamente pacchi, manda nani e ballerine (e poveracci qualunque) su un'isola a fare la fame e strippare in allegria, tiene sul pezzo presentatori ottuagenari, finanzia copiosamente festival musicali o concorsi di bellezza ormai totalmente scollegati anche dal moscio popolo di teleutenti che la sera continua a scanalare con il telecomando. Ma sai che sì???

Ma lo sapete che la TV di stato ha annoverato veri programmi cult, di reale educazione civica come "TV, buona maestra" di Alberto Manzi, o anche "Rischiatutto", capaci di alfabetizzare il paese, togliendoci il fango dalle scarpe e dandoci il gusto del nozionismo, quindi dello studio?
Ma lo sapete che su Rai 1 al lunedì andava in onda il "filmone", che allora si chiamava film dossier, preceduto dalla sinapsi del film illustrata da un canuto conduttore, presto sputtanato dalle gags del primo Benigni?
Tra l'altro, così per dire, lo spazio oggi enfaticamente occupato dai "pacchi", non troppi anni fa era di pertinenza di "il Fatto" di Biagi, uno che oggi, se avesse 50 anni, troverebbe spazio forse su La7.

Questo per dire che non è così inevitabile, che non siamo sempre stati quelle bestie di ignoranza vilipendio e gusto per la coprofagia che siamo ora. In passato, agli italiani, proprio alla massa degli italiani impiegati e pure operai piaceva acculturarsi, o provare a farlo. Cercando di capire i fenomeni che ci circondavano, magari provando ad interagire con essi in prima persona, e da lì presero vita i vari movimenti politici e cuturali dallo stile bottom-up.

Oggi ho pagato il canone Rai e penso: perchè la tv di stato deve competere per l'audience con le tv commerciali, quale assurdo meccanismo è stato messo in atto? Appunto, chi decide i palinsesti? Io penso che sia qualcuno che ci vuole sempre più ignoranti, inebetiti ed individualisti. Facilmente controllabili, utenza a uso e consumo del mercato. E per vedere gli spettacoli di Paolini si scanala fino a La7, con lo share del 2%.

In mezzo a questo mare marrone arriva l'iniziativa del network statunitense: bene, dico io. Bene perchè dietro di loro c'è il deserto, e magari riusiciranno (291806 adesioni raccolte, vedi qui per vedere le preferenze nei 4 temi), con enorme coraggio, nell'intento prefissato: portare o riportare i giovani al livello di partecipazione diretta alla costruzione della vita e del futuro del paese, attraverso progetti di legge nei settori della scuola/università, lavoro, accesso alla politica, ambiente. Bene perchè la nostra società oggi è il contrario di aperta.

Bravo Campo Dall'Orto, two thumbs up! non prenderai mai il posto di Del Noce.

Ma in fondo di che stiamo parlando? Nella settimana dell'insediamento di Barack Obama come 44esimo Presidente degli Stati Uniti d'America, viene celebrato il primato democratico dei padri fondatori. L'America ha inventato la democrazia, l'ha esportata e poi - vincendo il secondo conflitto mondiale - l'ha radicata in tutto l'occidente, contrapponendola alle sole alternative dei regimi totalitari nazista e comunista. Il migliore dei mondi possibili, quello in cui viviamo. Così la penso, voi che dite?

Con buona pace dei teorici della "Fine della Storia", la democrazia è l'arma più forte nel conflitto, in atto, con il terrorismo nel quadro dello "Scontro tra le civiltà".

E l'Italia? Da soli, negli ultimi 150 anni, siamo stati in grado di regalarci ben poco: un'unità nazionale da sempre incompleta a livello di valori condivisi e in cui la maggioranza s'è sempre riconosciuta in modo flebile; un regime totalitario che ci ha guidato per oltre 20 anni, sfociando nella vergogna delle leggi razziali e nelle guerre mosse a 17 paesi. Infine, dopo gli anni del boom e quelli terribili del terrorismo, ci siamo regalati il "distacco" della politica dalla società civile, l'immobilismo di fronte alla creazione della "casta".

Una torre d'avorio inaccessibile che ci amministra in modo immobile, cerchiobottista ed autoreferenziale. Noi che ci incazziamo e ce ne freghiamo, ma non si sa più contro chi. La politica che non è più parte degli interessi dell'italiano medio. Chi tra i nostri potrebbe richiamare milioni di persone per un discorso programmatico di insediamento? E il predecessore, avversario politico, che viene salutato senza un fischio? Perchè là c'è un paese, un ideale, una bandiera che raccoglie tutti..

E in Spagna? Là, in questi anni, s'è messa in atto una rivoluzione dei costumi nella società civile, con un sofferto passaggio verso un laicismo reale dello stato. La Germania s'è stretta, in questi difficili momenti, attorno le proprie industrie e alle relazioni internazionali condotte da un governo di unità nazionale. La Francia da sempre si è autodeterminata, con una rivoluzione e 5 repubbliche nazionali disegnate sul motamento dei periodi storici vissuti.

Grazie MTV, grazie Mr Campo Dall'Orto, ma come possiamo pensare che possa toccare a noi, se in realtà non è mai stato il momento, per davvero, del cittadino italiano?

E non sapete di quanta democrazia c'è bisogno nelle aree di rigore di San Siro e Olimpico di Torino!!

Scusate lo sproloquio, ma non ho avuto il tempo per essere più conciso. A chi è arrivato fin qui offro sicuramente un caffè!

Vi saluto con una bella canzone contro il potere, visto che continua a piovere..

ev




Un altro anno volante, il 2008. E il 2009?

Ormai è ora di ripartire, ma mi prendo due minuti per fare i conti dell'anno passato. Un altro anno volante: 31 voli, 3 continenti e tanta vita vissuta.
Da Bruxelles (sic!) a Glasgow (gran giornata!), da Budapest (Ya navot potkivanov!) alle lavorative Dusselforf e Francoforte. Dal neoarabismo di Dubai a Tel Aviv, poi la "solita" Las Vegas e la "mia" San Francisco.
E infine, Catania Londra e Madrid. Le mie vacanze, le mie persone del cuore vicine.

Chiudo gli occhi e mi rivedo nella lounge strafica a MUC, tra i kilt e le cornamuse a GLA o sdraiato sulla moquette plasticata di DXB. A vagabondare febbricitante alla ricerca di un berretto di lana dei Sox a ORD, indaffarato come tutti con il Macbook a SFO o in coda con gli altri ad imparare il diletto stretto a VCE. Bello, spero di averne ancora.

Today's music recipe:

- Pink Floyd, Learning to fly
- Red Hot Chili Pepper, Aeroplane
- Smoke City, Flying away
- Outkast, The train

Ma la più bella rimane senza alcun dubbio questa, la trasposizione in musica di tutte le volte che sono lontano da casa. Enjoy