mercoledì, settembre 30, 2009

whaiwhai

Gente questa cosa qui è secondo me davvero geniale.
Turismo esperienziale avanti secoli.

Si fondono gioco, ricerca, condivisione, invenzione, esperienza, acculturamento e naturalmente business, in misura sempre maggiore mi auguro.
Li ho scoperti troppo tardi, ma li testerò prestissimo. Questo progetto così come la giovane società che li inventa e il geniale incubatore che li accoglie sono l'eccellenza e il futuro dell'Italia.

Giovani laureati con il futuro tra le mani, il coraggio il sapere e la curiosità sono le armi di cui si ha bisogno. Per il resto sono e saranno sempre terreni da arare.

Ad maiora

martedì, settembre 22, 2009

Non sarà mai campione di simpatia, ma la Francia è un grande paese

Carissimi tre lettori, il flusso di pensiero pare ridestarsi dall'assopimento, o almeno ci provo.
Così, ho un'altra cosa da dire.
Vi siete accorti di quanto siamo assorti a leggere le polemiche da pollaio? a commentare, lamentarci, adeguarci, in definitiva non farci nulla?
Che posso farci io?
Ormai pare un'abitudine, meglio un refrain a punteggiare ogni giornata in Italia, tra un insulto del miniministro e una calunnia del più grande statista d'italia; un defilé da circo Togni sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia e la vomitevole mercificazione della donna, sempre più vilipesa e ora "mazziata" alla conferenza stampa del giovane programma di rottura Striscia la Notizia (giunto al suo 21esimo anno di vita se non sbaglio, fresche l'ova eeh??).

In questo abituale pandemonio, anticamera, che a Panebianco piaccia o no, di un prossimo autoritarismo neppure tanto light, si rischia di far passare passare sotto silenzio, almeno qui in Italia, l'idea covata da Sarkozy di istituire un comitato di studio, guidato da personalità nel campo economico quali Joseph Stiglitz, Jean Paul Fitoussi e Amartya Sen per tentare di raccontare, con parametri, indicatori e numeri, ciò che sta oltre il PIL, avvalendoci di nuovi indicatori finora inutilizzati, nel tentativo di misurare il Benessere Interno Lordo.

Si perchè, udite udite!, c'è ancora gente al mondo che non dà tutto per scontato e assodato, che cerca invece di ripensarlo, migliorarlo, addirittura cambiarlo! e noi, al massimo, li guardiamo rapiti.
Personalmente ritengo che la capacità di voler solo misurarsi con sfide di questo livello, lanciate senza alcun dubbio per provare a timonare la Francia verso un approdo di maggiore consapevolezza e protezione dei suoi cittadini, ma anche con reale spirito di osservazione universalistico, dimostra di per sé in modo lampante il livello di avanzamento democratico e programmatico raggiunto da quel paese. Di antipatici elitari, sia chiaro, ma anche di straordinari pensatori. Il Sole24ore ha cercato di applicare questo "giochino" del BIL alla realtà delle oltre cento province italiane, con risultati abbastanza conosciuti: in Romagna, si vive bene. Quindi?

E nell'Italia degli uffici, dei bar, delle palestre secondo voi com'è stato accolto il risultato di questa prima fase di valutazioni ed indagini sul BIL prossimo venturo? Temo un bel chissene, e la conseguente richiesta al boss di un aumento... puah!

.. Intanto, comincio a pensare ai prossimo giro, e di questo di sotto mi piace proprio tutto.. dalla musica ai visi alle espressioni alle locations, le mi prossime locations. Arigatou!

Buenos Aires: la luce, i luoghi, la gente. Ti prende

Nonostante il clamoroso ritardo, non posso non tornare a dire due cose sul soggiorno a Buenos Aires diciamo così, ex post, visto che sono uomo di lettera.

Un giorno di luglio, imbarcato su un jet Iberia, decisi di passare le mie vacanze a Buenos Aires, ancora fulminato da un gruppo di fighe spaziali portene incontrate lungo una calle madrilena poche ore prima.

"Vado a imparare lo spagnolo!", mi dissi. E mi gettai sul fedele laptop connesso wireless, alla ricerca di blogs tanos in corrispondenza dalla capitale Argentina. Così, feci la conoscenza del grande Tanoka, ora parte del più ampio Largentina. Che grande scoperta! ho divorato di lettura quel blog e ci ho trovato di tutto, anche le dritte, i suggerimenti, le sensazioni. Gli scrissi, ad Andrea, e nella sua piacevolissima risposta ci trovai scritto quella che ora capisco essere una grande realtà: Buenos Aires non ha nulla di ecclatante allo sguardo che ti "costringa" ad innamorarti di lei dal primo momento. Ma poi, via dopo via, portone dopo portone, faccia dopo faccia, bar dopo bar e camiseta dopo camiseta, ti entra addosso. Così, come da copione, è stato anche con me.

Per questo ho passato la seconda parte della mia vacanza vivendo sempre più "da porteno", andando alla Cancha di Boca, nei ristoranti di la Canitas, nelle vie bizzarre di Palermo viejo, facendo le parillas in casa, la nostra o quella delle ragazze e dei ragazzi che abbiamo conosciuto. Che fossero dolci o sclerotiche, aristocratiche o caciarone, dark o splendide grafiche, las chicas sono state tutte immancabilmente e meravigliosamente ospitali.

Gente vera, ragazze "più donne", ragazzi "più amici", avventori del bar "più ironici"... come se fosse stata data una mano di "vero" sulla pelle di tutte le persone che abbiamo conosciuto e con cui abbiamo condiviso tempo ed esperienze. Mille cose su cui riflettere, tra cui questo strano virus che porta sempre più italiani, giovani italiani, a lasciare la madrepatria per stabilirsi in questo posto che è freddo d'inverno e umido d'estate, dove la disoccupazione morde così come la delinquenza e il mare è poco più di un racconto. Ma è affascinante, cosmopolita, culturalmente vicino, vero e vivo.

Guardate qua cosa ha scritto il Magazine del Corsera dieci giorni fa. Ammazza quanto sono "sul pezzo", oppure sarebbe meglio dire: ma quanti siamo a pensare ad un'alternativa a questa vita volgare, egoista e egoreferenziale che ci propone il belpaese in questi ultimi anni? Davvero è così brutta questa comoda e quieta disperazione?

Com'è facile, al ritorno e ancora vittime del jet lag, ritrovarsi, in piena notte, a soppesare pro e contro non tanto di una fuga, quanto un serio e ragionato trasferimento. Chi lo sa..

Stai a vedere che in fondo in fondo, all'ultimo, un barlume d'anima di questo posto sono riuscito a coglierla... e se dovessi essermi confuso, beh sarà il motivo per tornare e cercare di capirci qualcosa di più. No?