venerdì, giugno 26, 2009

My second baby

Come dicono a Napoli, "nu second je chiù bell angor!".
Per esperienza diretta posso dire che, almeno nei progetti di lavoro, questo è vero.

Al posto o accanto alla schizzofrenia, si cerca infatti di infilarci anche una piccola parte di esperienza che finisce col far vivere le varie "seconde volte" in modo parzialmente diverso, certamente più pieno, anche se la strada in questo senso è ancora lunga.

I trajes utilizzati sono addirittura cresciuti rispetto a due anni fa, nei giorni di gestazione del mio "second baby" (unica espressione felice di un consulente altrimenti da prendere e lapidare), ma il sudore è rimasto stavolta a livelli di guardia. Tanto altro è poi successo.

Quella sensazione dolcemente inconsapevole - ma rasserenante ed eccitante al tempo stesso - che pervade, quando un progetto - composto da tanti sottoprogetti ad incastro - prende finalmente vita.
Questo posso dire è accaduto, e prorpio per questo pesto la mia terra giorno dopo giorno, non certamente per timbrare un cartellino, sennò me ne sarei già andato ad offrire le mie opere al settore primario dell'economia da un bel pezzo.
Quindi cosa dovrei fare se non, per una volta, ringraziare me stesso (cosa molto di moda in quelle giornate campali!) nella mia folle perseveranza nell'inseguire, anni orsono, il mio sogno tangibile di un lavoro fatto di organizzazione e confusione, meetings in uffici gelidi e insolazioni sotto il sole camminando da un'area all'altra, tre telefoni che squillano in contemporanea e l'assoluta precisione nel controllare le ciano di stampa; caffè e pasticcini a tutte le ore e l'impossibilità per 3 settimane di avere un pranzo normale; compagni di lavoro smart virtuosi e amici e l'incapacità solo di conversare con loro; strapagati consulenti stronzi e perfetti signori nessuno che sistemano tutto con un sorriso; situazioni di estrema visibilità e opportunità anche a livello personale e il post-brindisi passato disperati a cercare un pezzo di gomma; pranzi fianco a fianco di ambasciatori e sigarette velocemente fumate con un gruppo di sorridenti marocchini.

E' il mio lavoro. Dire che lo amo è una parola grossa, diciamo che gli voglio bene. L'ho sposato tempo addietro, ci ho pure fatto due babies. Il futuro dirà che il suo fascino saprà essere superiore al logorio della vita moderna e all'allure naturale di qualcosa che si affaccia, nuovo ed inaspettato.

Nel frattempo mi godo questo, che è tanta roba. Tra l'altro maggio si conferma il mese per eccellenza delle sorprese e delle rese dei conti nella battaglia dei sessi, o almeno nel guazzabuglio del sesso.. riguardo il quale approfondirò presto. Dì certo, in questo caso, è meglio salire su un nuovo piuttosto che fare la manutenzione su un usato...

bye!

Welcome to this world sweet Giulia

La vita è un miracolo meraviglioso.

Quando questo miracolo si rinnova, grazie all'amore e alla perseveranza di amici così vicini, seppur lontani, ci si ritrova coinvolti davvero tanto, come se si fosse parte di quell'evento. Ma non è così, si è solo testimoni di qualche cosa che, finalmente, fa trasalire, accapponare la pelle e battere il cuore.

Ciao Giulia, e scusa per il ritardo. Ormai hai fatto esperienza, hai quasi un mese. Non vedo l'ora di incontrarti. Sarà perchè ho vissuto così da vicino la strana e straordinaria storia del tuo papà e della tua mamma, sarà per quel tuo sangue misto che ti scorre nelle vene e per la fortuna che ti auguro di avere crescendo nel posto più liberal e aperto d'America, che mi sembri bellissima e già consapevole del tuo ruolo.
So che da ora mi sentirà ancora più casa, quando sarò a casa tua.. che bella sensazione.

Hello world, il tuo babyblog, presto sarà tra i più letti del web, ci scommetto!

Ciao mamma e papà.. good job guys!

domenica, giugno 14, 2009

Il mio paese che vorrei è multietnico

e il vostro?

Dell'Italia e delle considerazioni di presunta non multietnicità espresse dal presidente del consiglio, sentite che dice l'autorevole e non direi eversivo Guardian http://www.guardian.co.uk/world/audio/2009/may/11/silvio-berlusconi-italy

L'Italia non diventerrà multietnica? E chi ci dice allora che cosa faranno tra 15-20 anni tutti i figli delle minoranze etniche che oggi frequentano le scuole elementari e medie? Non sono essi italiani? Non rendono già oggi l'Italia multietnica?

E' il caso di dire ancora una volta ma valà!

Et Dieu... créa la femme

Sveglia.. scazzo.. shave.. clothes on molto moolto svogliato.
Poi i corn flakes, televideo, si apre il garage.. molto moolto pensieroso.

Invece si arriva al bar e quella che hai di fianco è una tipa davvero carina. La noti anche perchè, mentre sorseggia il suo cappuccino, va per accasciarsi al suolo semisvenuta e allora tu la prendi per un braccio. Lei porta una mano alla fronte, accovacciata; tu la sorreggi e non puoi non osservare il tatuaggio lungo il collo della caviglia abbronzata, e le scarpe chic-cosissime con tacco a stiletto, e la gonna a sbuffo che arriva a mezza coscia. Dopo poco si riprende, e il suo "grazie" è illuminato da un sorriso splendido, un secondo sospeso nell'aria.. ma è già tempo di andare.

All'appuntamento di lavoro lei arriva agguerrita: sandalo con tacco che le slancia la figura, gambe affusolate e bene in vista grazie a un abitino decisamente estivo, color nocciola, che lascia scoperte anche le spalle. Dio mio che aggressività! Non è di per sè meravigliosa, ma emana fascino e personalità. E poi è decisamente "nel" suo ruolo, dal taglio di capelli al trucco accennato attorno agli occhi, fino alla borsetta in cui tiene i documenti.. Non vi dico poi quando comincia a parlare: una voce calda e suadente, con un incalzare ansioso che, detta come va detta, fa un sesso pazzesco. Mi conforta sapere che di tanto in tanto la "devo" rivedere.

Poi c'è la biondina, apparentemente timida ed indifesa rappresentante del gentil sesso. Da quando ho a che fare con lei mi ritrovo ad essere sereno, addirittura fantasioso e non mi fa difetto dirlo. Vorrei averne il tempo, sarebbe bello godere in pace dell'armonia della sua figura ma forse ancor di più della gentilezza nei suoi modi e di quel profumo naturale che si porta appresso, magico. Nella sua - certamente finta - innocenza sta il senso del suo fascino. Quel classico pizzico di euforia immotivata, niente di clamoroso di per sè, giusto quel che basta a far girare il mondo.

E ancora un'altra tipa, completamente diversa dalle precedenti ma non per questo da non dover doverosamente includere: ampia, abbondante, sorridente, biondissima e giovanissima. Tutto intorno a lei, sembra che sia e questo la conforta, o così pare. Il top striminzito accentua il seno prosperoso, l'abbronzatura e il maxi tatuaggio sulla spalla... e mentre si alza fuoriesce il secondo disegno, strategicamente piazzato giusto sopra il sedere, come se fosse un turbo naturale per i pensieri più sconci... e un sorriso malizioso al contempo sfuma e accentua tutta la scena. Naturalmente, nel momento in cui vengo chiamato in causa, sto piacevolmente con la testa da tutt'altra parte.. però che bello questo dolce naufragare.

E a voi, vi capita spesso? Riuscite a mascherarlo sotto quella serietà artificiale o i neurotrasmettitori vanno in tilt quando felicemente il testosterone si mette in moto?

E con questo post mi smaschero! So bene che con le ragazze è un pò come la terra per i campesinos messicani: chi la tiene non la coltiva, e chi la coltiva non la tiene.. però cari miei, a pensarci, quale miglior motivo per alzarsi dal letto la mattina??!


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bye!