mercoledì, marzo 12, 2008

The "Tipping point"

Sapete bene che capita a tutti noi, rare volte, di vivere episodi minimi, godere di momenti leggeri, semplici e piacevoli che, presi da soli, non dicono o muovono proprio nulla ma in un preciso e definito momento generano qualcosa di conseguente ed enormemente più grande, tumultuoso magari, certo definitivo. Quel preciso istante del cambiamento, sia esso voluto o indotto, è il "tipping point".
Come una piccola cosa può fare una grande differenza, dice Michael Gladwell nella sua opera saggistica in cui affronta il tema: può essere applicato dalla diffusione del raffreddore (o AIDS)fino alla vendita degli Ipod, poichè vale sempre la "regola dei pochi", che muovono i comportamenti delle masse.
Ma è delle conseguenze private e personali, piccole azioni che virano l'intera vita in maniera definitiva, che volevo parlare.
C'è chi alza gli occhi e vede la donna o l'uomo che cercava da sempre e la sposa, chi perde un aereo per il rientro, chi risponde ad una telefonata, chi accetta una promozione al lavoro e chi cambia programma all'ultimo: la volontà e il fato sono intrecciati.
Per vivere questi momenti occorre dunque un "innesco", ma applicato ad una situazione ambientale, interna ed esterna, ideale.
Naturalmente possiamo averli vissuti, o solo sognati di vivere; comunque sia, da quegli attimi, sempre rari ed ineffabili per definizione, deriva una trasformazione irreversibile.
Ne volete alcuni miei?
Un "no" ormai teenager, detto ad un'amica che però era qualcosa di più, che ovviamente mi ha portato a quello che sono ora (ricordarsi nel dubbio di dire sempre di sì!).
Un annuncio appeso alla bacheca della facoltà di Scienze Politiche di Bologna, nel giugno 1994, che mi ha guidato verso il periodo dell'eccesso e della felicità (attaccare sempre biglietti, chiedere, informarsi!).
Un abbraccio alcoolico alle tre del mattino nell'estate svagata del 2003, seguito esattamente dalle azioni che andavano fatte e dalle parole che andavano dette per unire due persone per la vita (dire sempre, alle persone importanti, quel che si pensa di loro!).
La risposta a quell'annuncio di lavoro su un sito web che sembrava finto, e che mi ha portato dritto dritto in giro per il mondo (mai restare con le mani in mano!).
Il biglietto che non ho voluto metterle nella borsetta, quella sera in pizzeria (believe in your sixth sense!).
E voi, quali sono stati i vostri "tipping points"?

Chissà se stiamo per viverne uno imminente, o se gli abbiamo gli appena chiuso la porta in faccia.


Colonna Sonora del post:

Lauryn Hill - Everything is everything
Amy Winehouse - Tears Dry On Their Own
Joss Stone - Music

1 commento:

Anonimo ha detto...
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