domenica, agosto 15, 2010

Il senso sfocato dei desideri

Ti scriverei un racconto, ti scatterei una foto, ti prenderei per mano lungo Cow Hollow, guardando il Golden Gate.

Mimeremmo le scene dei film della Nouvelle Vague e sorrideresti sotto il broncio alla lounge dell'aeroporto, ripensando alla vista dallo Unique.

"Moon Safari" solo per le nostre orecchie, da Rue Dautancourt fino alla nostra zattera attraccata fuori la metro di Chalk Farm.

O "Somersault", che arriva piano da una finestra mentre mi fai l'apologia di Barcellona e dell'anarchia come forma di governo.

Ti benderei fino al posto 3A, decisi a visitare gli amici d'oriente e di occidente. Saluteresti tutti con due baci sulle guance.

.. e poi ai tavolini di Revoire, Dovesi, dell'Ambasciatori, del Poliziano, dell'Antidote, del Cafè Trieste, al Philosophes, Greco e chissà quanti altri, commenteremmo la folla che passeggia, immaginando le vite degli altri, vizi e virtù.

3 commenti:

Ghedo ha detto...

Mi era sfuggito....non so come o perchè ma mi era sfuggito...
....ma è straordinariamente delicato ed ispirato, al punto che poco interessa (od importa) chi o quale sia la fonte d'ispirazione alla quale sono dedicate queste righe...
...in ogni caso bello, delicato, soffice...

ev ha detto...

Eeeehhhhhhhhh.. sapessi (che fatiche!)
Grazie :-)

Anonimo ha detto...

straordinariamente dolce, delicato, soffice....chi non vorrebbe essere tua la fonte d'ispirazione !?