venerdì, febbraio 22, 2008

Italy's mess

Mentre rimango in attesa che le storielle simpatiche si coagulino bene nella testa, rimane alto il mio livello di critica generale. Ad esempio, per cose come questa:



questa foto l'ho scattata ieri nell'edicola dell'areoporto internazionale Zaventem di Bruxelles, ed è l'edizione internazionale del 15 febbraio del newsmagazine americano Newsweek, settimanalino di informazione che svenducchia in tutto il mondo tipo 4 millioni di copie (dati del 2003, fonte wikipedia). Se volete saperne di più di quel che hanno scritto, cliccate qui
Ora, il lavoro mi porta spesso in giro e vi assicuro che, al di là delle Alpi, tranne che per qualche bel vestito o alcuni buoni piatti e vini, di noi si parla pochissimo. In una ipotetica rassegna stampa dei vari paesi del mondo, sarei certo che veniamo dopo la Spagna.
Quando qualche direttore decide di fare un approfondimento sull'Italia, escono copertine come queste, che vanno ad affollare edicole negli areoporti, hotels di tutto il mondo, uffici di direzione ovunque e vengono viste da milioni e milioni di persone. Ma vi rendete conto che cosa significhi questo, in termini di appeal-paese?
Non voglio nemmeno entrare nel merito se abbiano detto verità scritte o abbiano lavorato di pura generalizzazione: probabilmente, come sempre, un mix delle due cose.
ma cazzo lo sapete tutto questo quanto denaro perso significa? Quante intenzioni di vacanze in Italia diventeranno prenotazioni in altri luoghi? Quante velatissime ipotesi di investimento in Italia verranno dirottate altrove? Vogliamo renderci conto di quale scarsa considerazione godiamo nel resto del mondo? E non venitemi a dire che sono esterofilo, perchè amo il mio paese e tutte le mille virtù e qualità che solo noi abbiamo, ma cazzo ci siamo fermati e tutti ci stanno sorpassando!
Quest'Italia governata da VECCHI che non mollano le poltrone e non passano la mano, questo paese la cui classe dirigente dell'ultima generazione, senza idee e senza coraggio, ha fallito miseramente lasciandoci un futuro tutto da ricostruire DEVE ESSERE PASSATA DI MANO!
Le nuove generazioni, i giovani che vivono nel rincoglionimento perchè privi di ogni responsabilità mai delegata loro, che dopo la laurea con lode fanno le fotocopie o rispondono al telefono devono devono essere rese ATTIVE!
Migliaia di teste pensanti se ne sono andate, con le loro idee, ad arricchire i paesi esteri. Vanno richiamate in Italia, perchè senza una cultura visionaria moderna e competitiva continueremo ad essere quello che sempre più siamo, cioè non solo il museo ma anche la barzelletta del mondo.
E mentre ci pensiamo, ricalcolano la crescita del nostro PIL dall'1,7% allo 0,7, mentre la Francia e la Germania hanno un punto più di noi, e la Spagna due.
Almeno, quando sentite dire che noi europei siamo tutti sulla stessa barca, non credetegli.

Vice/Manu

3 commenti:

Gambera ha detto...

...volevo solo dirti di togliere le foto di quei manganelli...se no l'attenzione di tutte le tue lettrici scivola via, no??
;-)

ev ha detto...

Hai ragione, siamo pari!
Ma che ne pensi, come la vedi da lì tutto questo che dicono sull'Italia?

Giovannino ha detto...

Caro Vice, questa per me è solo l'ennesima conferma di una tendenza che dura da anni e anni: all'estero siamo considerati zero e spesso (anche se può sembrare strano) anche quando non abbiamo nessuna colpa. Ho smesso di preoccuparmi del problema quando, ancora 6 o 7 anni fa, leggevo una news sul portale di Virgilio che riportava un articolo di un settimanale americano molto venduto, soprattutto nel sud (tipo Florida o giù di lì). In questo articolo il giornalista si lamentava di un disservizio pubblico (non ricordo esattamente quale) e riportava anche tutti i disservizi precedenti dipendenti dallo stesso ufficio. Concludeva l'articolo dicendo: "di questo passo rischiamo di diventare al pari di una repubblica delle banane, come ad esempio l'Italia!". Dopo aver sentito questa, non mi stupisco più di nulla...