giovedì, novembre 20, 2008

I giovani, futuro dell'Italia. Ne ho intervistati sei

Ebbene sì, anche per l'immensa multinazionale in cui lavoro, nonostante i tempi duri di una crisi tanto imprevista quanto inevitabile, è giunto il momento il dotarsi di una nuova risorsa umana, naturalmente a tempo determinato definibile solamente con esotiche terminologie francesi o inglesi, così tanto per riempirsi la bocca.
Ma noi non siamo come gli altri, noi proponiamo un rimborso spese pagato CON DEI SOLDI e reali opportunità di accrescimento del bagaglio esperienziale. L'annuncio viene pubblicato, mi aspetto la coda alla porta fin dalla mattina successiva.

In realtà, all'anticamera del glorioso ufficio internazionale arriveranno alla fine solamente 6 profili (che circonlocuzione del cazzo), degnissimo spaccato del panorama giovanile nazionale.
Eeeeh, no! ..non intendo giovanile come il nostro amato ('nsomma..) premier, intendo giovanile-giovanile, fresco di laurea, architrave per il futuro del nostro belpaese.
Vale la pena che vi racconti un pò di queste belle chiaccherate.

Candidato 1: è di sesso F. E' in ritardo. Al 20° minuto di ritardo (ad un colloquio, non al bar per il caffè) chiama comunicandomi che "è in arrivo". Al 30° minuto di ritardo chiama per dire che "proprio non ce la fa". Dopo qualche giorno richiama per chiedermi un nuovo colloquio "perchè sa con tutti questi appuntamenti non ci si capisce più niente, hehehe!!hehe!! - risatina ignominiosa - ".
Disgustorama.

Candidato 2: giovane sbarbi volenteroso. Camicina a quadri, maglioncino liso, jeans del tutto fuori moda. Potrebbe essere mio figlio, e ho detto tutto.
Curriculino modesto, ma brava persona, impressione di totale smarrimento nei suoi occhi. Per la prima volta in vita mia scopro che, pur incosciamente e anzi cercando di evitarlo, in determinati contesti faccio paura, posso far sudare copiosamente dalle ascelle altrui. Minchia, che flash.
La lingua inglese, per lui, vale l'uzbeko. Trasmette bonarietà e timore al tempo stesso... mi sento invecchiato d'un tratto. "Le faremo sapere.."

Candidato 3: è una donna. Nel senso, è appena neolaureata ma appare già matura. Giacca scura, pantalone nero, taccazzo, capello raccolto. Viso pulito, tratto deciso e sguardo fermo ma al contempo rassicurante. Non traspare emozione, pare un cyborg con la voce in modulazione controfase.
Anni di piccole esperienze nel settore alle spalle, idee chiarissime sul suo futuro, buona empatia. Ha studiato a casa la posizione, ha già capito praticamente tutto sull'architettura delle nostre società. E' pure discreta, tranne per l'altezza.. very impressive.

Candidato 4: è una postragazzona quasi mia coetanea, senz'arte nè parte. Di sicuro ha una canna in tasca che si farà non appena fuori di qui. Mi dà un'anguilla umida, o forse la sua mano.
Attacca a parlarmi scompostamente di quel che ha fatto in tutto questo tempo, e si sente distintamente lo stridente rumore degli specchi graffiati sfffififififififififfififfififificzzzzzzzzzzzzz!!!
La lascio parlare ad oltranza, e quando infine appare chiaro che la sua bocca è totalmente desalivata, con concreti rischi di incollamento della lingua al palato o agli stessi molari, con lei sempre più stremata e sudante, allora assesto il colpo di grazia: "ha qualche domanda sul ruolo proposto?". Riconosce di aver oltrepassato l'Alamo delle proprie possibilità, così alza bandiera bianca in automatico.

Candidato 5: è un fumetto. Jeans ultraderente, maglietta trendy, scarpa da skater e ciuffo ultracurato (per chi l'avesse rimosso, siamo sempre a parlare di colloqui di lavoro). Dimostra forse 17 anni, il cv dice qualcosa di diverso ma rimango convinto delle mie impressioni. Credo non abbia mai indossato una giacca in vita sua, e disgraziatamente non ricorda nemmeno il nome della società che organizza il master postlaurea che sta frequentando (!). Tra l'altro, credo per risultare naif, ha deciso di rispondermi esclusivamente a monosillabi, prediligendo il "no".
Nell'antica Sparta avrebbero scelto la rupe più alta, per gente come lui. Premio Usain Bolt dei colloqui.

Candiadato 6: è una femmina, nel senso che c'è, si vede e trasmette proprio quella senzasione, comprese colleghe che, all'unisono, tendono le orecchie al mio ufficio. Ottimo cv, grande personalità. Trasmette iperattivismo e interesse, l'utilizzo di sostanze anestetiche l'aiuta di certo, sì ma non è difetto, è carattere. Praticamente perfetta, anzi a dirla tutta sprecata per il ruolo (ma tutti siamo partiti da lì, no?). Da circoletto rosso le scarpe da gran sera con stiletto, aperte davanti: che mi vorrai comunicare, carina? Sostiene il mio sguardo certamente osceno, addirittura pare ammiccare
Anche lei studi ottimi e veloci, esperienze nel settore già avviate e una faccia che mi sa che se non esce 6 sere a settimana, allora sono 7.
Anyway, very impressive too.

Al di là dell'esito della cosa, tuttora incerto, e pur essendo consapevole che sei appare un numero troppo basso per esprimere una pur minima statistica e/o cluster analysis della ricerca, cazzo non posso non registrare che gli uomoni/quasi uomini oggi sul mercato (per intenderci la fascia 20 - 25) si presentano col cazzo floscio in mano e l'aria di quello che s'è appena toccato come si deve. Infatti, lo prendono in culo! Eccheccazzo, no ragazzi miei!
Non c'è niente da fare: le ragazze/quasi donne, a quel periodo ipercritico che fa da ponte tra l'università e il mondo del lavoro, ci arrivano decisamente più mature e consapevoli, analitiche e coscienti, spudorate e ammiccanti.
E' chiaro quindi, tanto per buttar lì una banalità qualsiasi, che la donna a quell'età cerchi il maschio più adulto, nel tentativo di bilanciare un confronto altrimenti impare. Ma di quello non me ne frega poi granchè (anche perchè non si batte chiodo..), è la privacy, babe.

Quello che davvero mi preoccupa invece è il dover evidenziare, a fronte di un gap così evidente, dell'assoluta mancanza di donne, sia giovani che meno giovani, nelle posizioni di comando o decisionali nella nostra derelitta società civile italiana, ma anche all'interno delle aziende, in politica, nelle associazioni o fondazioni, nei board delle maggiori società, o alla tv, escludendo le solite vagonate di troiazze seminude.

Fa opportunamente notare Cristina nel suo blog come una specifica ricerca condotta dal World Economic Forum riguardo questo gap tra uomini, donne eposizioni di potere/comando ci collochi, ma pensate un pochino, in fondo alla classifica che include tutti i paesi al mondo.
Sapete che c'è?
Detta da me, che sò omm: per (cercare di ) salvare l'Italia, presto o tardi saremo costretti ad affidarla alle donne. O, meglio, saremo felici di farlo, almeno questo spero.

Hey men, look at the bright side: perlomeno, a quel punto, potremmo finalmente dedicarci ai nostri passatempi preferiti, o ritrovarci al bar alle due del pomeriggio.. non male no?

Aloha, anzi Shalom (stay tuned)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Due considerazioni (oltre al plauso per la sempre piacevole scrittura, che calamita allo screen):
1) evviva ste donne!! speriamo capiscano veramente che i 20enni ce li caghiamo dal culo durante le nostre sedute pontificanti.

2) se Villari molla, saresti dispostoa sostituirlo?

Giovannino ha detto...

Qui ci vuole un ritorno all'antico per sostenere il futuro moderno. Donne al potere? Ben vengano. Io a fare il casalingo padre di due figli, mi ci vedo da dio e se questo deve essere il futuro della nostra società potrei anche adattarmici. Così dopo saremo noi ad avere la vita media che si allunga e diventeremo il sesso più longevo. Scherzi a parte devo concordare su una cosa. Le generazioni appena successive alla nostra sono farcite di ragazzi con pochissima spina dorsale, l'ho notato anch'io. Ma come si guarisce da questo? Avremo una generazione di fannulloni come classe dirigente fra qualche anno? Può darsi. Questi però ormai sono andati, quindi propongo di lavorare meglio sui nascituri, in quanto credo che questa tendenza collettiva dipenda al 70% da un approccio sbagliato nell'allevamento dei figli. Più smatafloni e meno internet... ecco la ricetta ideale per un futuro migliore.
Grande post come sempre!!!

Michela ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Michela ha detto...

Sono estasiata. Deliziata. Conquistata.
E da giovane (ti prego, passamelo...) trentenne curiosa, intraprendente, entusiasta e brillante sul lavoro, sono anche un po' compiaciuta.

Credo che tornerò da queste parti. Piacere di conoscerti.