venerdì, dicembre 28, 2012

Il sud è diverso dl nord!

NOTA: anche questo post l'avevo impostato 2 mesi fa, lo finalizzo ora.. ri-vabbè.



Beh insomma una sera, durante il mio soggiorno a Las Vegas per la solita settimana della solita fiera, esco con quel grande anfitrione del nostro contatto a Chicago e con una selezionatissima rappresentanza del padiglione italiano.
Paolo e Antonio, più il loro socio Gennaro. Il nostro uomo a Chicago si chiama Pat, ma chiaramente è una copertura per l'originale Pasquale che spiega tutto. Puglia, Basilicata e Campania contro il piccolo emissario dell'Emilia Romagna: lo capite anche voi che non ci poteva essere partita, vero?

L'uomo a Chicago afferma di avere una voce di spesa, relativa alla trasferta, di 600 dollari per sole cene ancora immacolata e allora ci scegliamo il posto forse più fico di Sin City, una sorta di esoso ristorante di pesce della costiera amalfitana riprodotto all'interno della galleria del Wynn, con affacci su cascate artefatte, marmi ovunque e filodiffusione di classici  pezzi di musica italiana che dà il via alle chiacchere in attesa delle spigole, che mi buttano irrimediabilmente fuori dalla serata e dai ricordi degli altri astanti.


Vado a lavarmi le mani, e mentre esco parte davvero ineffabile la filodiffusione irradiata ovunque, delicata ma persistente: "Mare, mare" di Luca Carboni, subito seguita da "Più bella cosa" di Eros Ramazzotti. Ora, credeteci o no ma nel momento che io sto per tornare al tavolo, che tra l'altro è sotto una cabane meravigliosa, affacciata su una sorta di laghetto retroilluminato (una ambientazione da limonata du-ra!), realizzo che Antonio, Paolo, Gennaro e Pasquale stanno cantando, in coretto, senza alzare la voce ma con intonazione, eleganza, sorrisi e ritmo. Bravissimi!

E lì realizzo: il sud, gente mia, ovunque sia, è diverso dal nord.

Ora, io amo da morire la musica, per me no music no life. Ma seduto al tavolo di un ristorante chicchissimo e costosissimo, anche se permeato da quell'atmosfera di fintoitalia che solo Las Vegas sa trasmettere, beh io a quel tavolo con alcuni signori che non dico siano perfetti sconosciuti, ma quasi, di cantare non mi sarebbe mai passato per l'anticamera del cervello. Per loro, persone più aggraziate e sfacciate e sorridenti ed emozionali di me, è parso quasi inevitabile.

Sud - Nord, 1 a 0. 

Era il tema melodico che li aveva ben presto fatti scivolare nel cameratismo sanremistico e così aneddoti e sfoggio di conoscenze nel settore si sono presto sprecati: ho avuto modo di sentire nomi di cantanti - veri o mitologici - che mai avevo minimamente letto o conosciuto, nemmeno di sfuggita, prima di allora.

Sal da Vinci
Nunzio Gallo
Mino Reitano
(gente non vi perdete i contributi video, delle vere chicche!).

E giù di accenni di strofe canticchiate, ricordi di concerti visti, braccia piegate nel mimare le arrembanti note su di un ipotetico piano, e da lì alle frasi sempre più sfacciate il passo è brevissimo.

Io, forse nemmeno degno spettatore, ma sorridente comunque.
Parte Paolo (o Antonio, non ricordo): "Io a Mosca vado a mangiare solo al Grottino, perchè lì appena capiscono che siamo italiani,  mi cantano tutti "Lasciatemi cantare" di Toto Cutugno, na cosa ssstraordinaria! Mica italo/russi sono, sono russi proprio!! E cantano perfetti!"

Poi Gennaro rilancia: "Può piacere o non piacere, ma Ggiggi D'Alessio è un'icona della musica italiana soprattutto nel mondo! Non è possibile non conoscerlo proprio!! Se va Vasco a Mosca manco i cani ci vanno ad ascoltarlo!! Gggiggi è mondiale". E intanto, ci scofaniamo dalle trenette al pesto al fritto misto che pare di essere a Posillipo con il golfo davanti a noi.
E io che penso che sud e nord sono diversi, inevitabilmente diversi, e ogni tentativo di spiegare questa cosa dovrebbe passare qui adesso, e vedere come questi signori si ritrovino perfettamente sincronizzati, addirittura accalorati, attorno ad argomenti che qualunque mio amico ignorerebbe quasi con sprezzo, a meno che non si trattasse di Pink Floyd, Bruce Springsteen o gli Oasis. Stesso discorso vale per le donne.

Invece qui no, presto si arriva a parlare dei Negramaro che "oggi sono il solo gruppo italiano di tendenza nel paese!" (chissà cosa si intende, per tendenza!)

Ma la frase più bella la tira fuori Antonio, poco dopo: "In Italia ci sono alcune icone che non possono essere toccate mai:
Pippo Baudo
Maurizio Costanzo
Maria de Filippi
Il Papa.."

Ora ditemi voi come potevo anche solo pensare di entrare in discorsi del genere, eh? E chiaro: erano discorsi south exclusive!


Poi il discorso, tra una triglia e un tapis-rulant di cappesante, è scivolato sul fatto che oggi i fenomeni musicali ormai escono solo da programmi come Amici o XFactor.
"Da lì esce la cosa veramente!!", suggella Gennaro. E giù tutti a canticchiare la hit ventennale di Venditti, in filodiffusione lungo il Bartolotta.
Se pensate che la serata era partita con una discussione su ricambi e distribuzione indipendente nel mercato, e stupefacentemente scivolata poi verso "Amici" e i candidati all'edizione 2012 di XFactor, potete capire con che razza di soggetti abbia condiviso la cena!

Espertissimi, tra coppe piene di Greco di Tufo e trionfo di gelato in 24 gusti, sono andati avanti commentando le più piccole dinamiche che avvengono nel mondo della musica leggera italiana, soprattutto quella melodica prodotta da Napoli in giù. 

Altroché calcio e vacanze, questi sono arrivati a parlare con estrema leggerezza di gare di danza, assoli, timbri di voci e anche di tresche amorose tra alcuni dei protagonisti della scena musicale melodica italiana, con una naturalezza che ho sinceramente invidiato. Spettacolo!
Ora: ce li vedreste voi un gruppo di uomini del nord che si imbarca in una serata di disquisizioni su questi temi? Forse per le donne, almeno alcune, sarebbe una fortuna, ma sapete bene che ben difficilmente sarà  così, dalla linea gotica in su. Siamo del nord, abbiamo perso da tempo la grazia!

Tra un commento sulla liason tra Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo e un battibecco sulle presunte doti canore di Arisa, si arriva al conto che arricchisce di cliché terrone la sera: abbiamo clamorosamente esagerato e così il check dice 1500 dollari in 5, e 300 di mancia, naturalmente.
Pasquale si adombra, mentre ricorda che la sua diaria era di 600 (già clamorosa..), ma gli altri sono troppo intenti a cantare Mediterraneo di Mango, fingendo addirittura di suonare i diversi strumenti in una accennata jam session virtuale, per tenergli un pò di attenzione..

Niente da fare: il sud è diverso dal nord!


Vabbè, so che le suggestioni musicali in questo post sono travolgenti, ma personalmente penso che seguiterò con la mia personale monografia di questi ultimi mesi, una delle scoperte belle del 2012 per me. 

Untuuculo l'agenda Monti, ciò che conta è il tour del Boss, altrochè!

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