venerdì, febbraio 15, 2008

Toh, i manganelli si spezzano come un grissino



Prosegue il processo per la morte di Federico Aldrovandi, e nuovi particolari emersi fanno davvero pensare, per non dire di peggio. Telefonini che squillano a vuoto, nessun testimone oculare, volanti che arrivano e ambulanze che non vengono chiamate.

Manganelli che si spezzano come un grissino.

Un diciottenne mio concittadino, la cui vita si chiude tragicamente dopo un sabato in discoteca e un incontro con le forze dell'ordine, cui fa seguito una "crisi respiratoria" fatale.

Un questore rimosso, la difficoltà di assegnare il caso, la calma apparente nella tranquillità della provincia. Ma soprattutto il coraggio di una madre che non si rassegna all'oblio del rimpianto per non aver cercato la verità. Un blog che muove le coscenze, in attesa che anche quelle degli agenti vengano toccate dalla compassione.

Solo la verità ci potrà togliere la paura verso chi ci dovrebbe proteggere.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono dell'idea che se c'è stato un colpevole, o dei colpevoli, si debba fare chiarezza e punire le relative colpe. Ma in tutta questa storia non posso non vedere una certa strumentalizzazione che ritengo poco rispettosa della memoria di un giovane ragazzo deceduto.

Anonimo ha detto...

La morte non è mai una buona soluzione, ma ritengo che se il ragazzo fosse stato meno esagitato e con la coscienza meno sporca il fattaccio non sarebbe avvenuto. Ancor più triste è la strumentalizzazione che una certa parte politica da a questa vicenda, ricercando eroi fra coloro che proprio di eroico non hanno nulla, ma molto spesso hanno solo del delinquente.

ev ha detto...

La penso in modo opposto, ma il bello dei commenti è proprio questo, confrontarsi sulle diverse posizioni, anche su temi seri, non solo le amenità.
Però, mi dispiace che tu rimanga completamente anonimo.

Alice Nicolotti Perotti ha detto...

Tutta la mia solidarieta' e ammirazione ad una madre che non si arrende e che chiede giustizia.
Sarebbe davver bello riuscire a ripulire quantomeno le forze dell'ordine dagli esagitati con la coscienza sporca, che girano per di piu' armati e con liberta' d'azione.
Per spezzare (!) 2 manganelli addosso ad un ragazzo di 18 anni, disarmato e solo, si deve davvero essere delle BESTIE.
Ma per arrivare ad occultare le proprie colpe giocando a rimpiattino, nascondendo prove e usando la solidarieta' dei colleghi (il cui termine corretto sarebbe OMERTA') si deve essere anche senza vergogna.
Alice
P.s. Bellissima l'intervista ai genitori di Beppe Grillo!
E speriamo che la ruota della giustizia cominci a girare per il verso giusto...